Una serata con i Goodfellas è un’esperienza unica…“let the music do the talking!” Dimenticate tutto quello che avete sentito finora dalle jam bands e siate pronti ad entrare in un nuovo splendido mondo di suoni, ritmi, visioni e grooves. Non c’è nulla che questi musicisti non tocchino da Jeff Beck a Jimi Hendrix, da The Beatles agli Zeppelin, tutto viene preso in considerazione, ma a modo loro. E’ un’esperienza rock, forse anche heavy, ma notevoli sono anche i groove 70’s con influenze fusion e evoluzioni sonore. I Weather Report che suonano Jimi Hendrix? Forse, però non così jazzy e non così puliti. Alla fine, le chitarre sono ancora li per ‘bruciare’ e le batterie per picchiare!
La chitarra di Steve Lukather non può essere un semplice background sonoro, lui è un mostro ed anche ben noto, quindi diamogli spazio, e come “Goodfella”, ne ha parecchio; così come il suo compagno Steve Weingart: licks, tensione armonica e moltissimo divertimento, sono i punti chiave di questi “natural born sound killers”. E tutto ciò succede mentre Kenny Aronoff offre il suo beat costante, regolare, a volte appariscente, ma sempre rock, solido e accattivante; E mentre Fabrizio Grossi dirige il traffico con i suoi grooves tonanti, con suoni e tricks raramente offerti dai bassisti timidi.